Il piccolo commercio al dettaglio ha subito, sino ad ora, la forza preponderante dell’unione strategica della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Un soggetto onnicomprensivo in grado di condizionare sia il costo alla fonte (prezzo pagato) che quello a valle (prezzo offerto).

Il singolo commerciante, il piccolo produttore nulla può fare, da solo, per contrastare detto strapotere. Il suo abbassamento del prezzo può essere solo unilaterale, nel senso che può incidere solamente sulla offerta al cliente finale, cioè ridurre il proprio margine di guadagno, ormai insufficiente a coprire le spese complessive (nel 2010 a livello nazionale chiusero 28.000 negozi, ne riaprirono 12.000: saldo negativo 16.000 – nel 2011 hanno chiuso 50.000 piccole aziende agricole).

Non si tratta quindi di “resistere”, si tratta di modificare i rapporti interni al sistema/filiera commerciale: passare dall’uno x molti (GDO), ad un sistema di molti x molti (mercati in rete)